HOTEL TRANSYLVANIA. (Hotel Transylvania - 2012)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Genndy Tartakovsky
Storia di: Todd Durham, Dan Hageman, Kevin Hageman
Sceneggiatura di: Peter Baynham, Robert Smigel
Prodotto da: Michelle Murdocca
Produzione: Sony Pictures Animation
Animazioni: Sony Pictures Imageworks
Edizione Italiana: Warner Bros Italia
USCITA ITALIANA: 8 Novembre 2012
La Sony Pictures Animation riporta il mito del famoso Conte succhia-sangue sugli schermi, affidando il timone della produzione, dopo aver cambiato ben 4 registi, al navigato regista di produzioni animate per il piccolo schermo Genndy Tartakovsky, qui alla sua prima esperienza con un blockbuster.
La storia, ambientata in Transylvania, inizia con la costruzione di un grande hotel, un luogo voluto da Dracula in persona perchè servisse da dimora in cui tutti i mostri del mondo potessero riposare, e anche un luogo in cui poter crescere in tutta sicurezza la figlia Mavis, lontano dagli umani che da sempre ripudiano chi non appartiene alla propria razza. Ma a sconvolgere questo angolo di pace un giorno arriverà un giovane umano, pronto a cambiare ogni regola fin qui conosciuta.
Una commedia con i clichè più classici che incontra una firma particolare, quella del regista di origini russe cresciuto (professionalmente) a disegni e animazione bidimensionale. La sua esperienza con serie umoristiche come "Le Superchicche" e "Il Laboratorio di Dekster" la ritroviamo anche in questa produzione, con stili e tempi adattati ai modelli in computer grafica. Dal design dei protagonisti ad alcune movenze che battono la velocità della luce si ha infatti la senzazione di assistere ad un titolo animato di qualche decennio fa, generi tanto cari a Tartakovsky.
La sceneggiatura corre a due velocità: lenta e dedita alla presentazione di tutti i principali personaggi nella prima parte e con più azione nella seconda. La storia è condita da gags pronte ad intrattenere il pubblico dei più piccoli e, in poche occasioni, anche i più grandi. Omaggi e riferimenti a letteratura classica e opere più moderne si trovano lungo tutto il film, che pensa principalmente a far ridere senza dimenticare un pizzico di serietà e buoni sentimenti che non guastano mai il prodotto finale.
Hotel Transylvania è in definitiva un buon titolo, realizzato con ottime animazioni e una buona caratterizzazione, cosa che ha spinto gli studios a mettere in cantiere un sequel. Un titolo adatto principalmente ai più piccoli, ma capace di strappare qualche sorriso anche ai più grandi. In Italia si pregia di avere dei doppiatori d'eccezione come Claudio Bisio e Cristiana Capotondi, cui unico neo del primo è una poca coerenza nel suo doppiaggio, a metà tra il lavoro di Adam Sandler, Dracula nell'originale, con un accento tipico dell'Europa dell'est, ma che qui spesso sfora in Sid de l'Era Glaciale.
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(Hotel Transylvania - 2012)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Genndy Tartakovsky
Storia di:
Todd Durham, Dan Hageman, Kevin Hageman
Sceneggiatura di:
Peter Baynham, Robert Smigel
Prodotto da:
Michelle Murdocca
Produzione:
Sony Pictures Animation
Animazioni:
Sony Pictures Imageworks
Edizione Italiana:
Warner Bros Italia
USCITA ITALIANA: 8 Novembre 2012
La Sony Pictures Animation riporta il mito del famoso Conte succhia-sangue sugli schermi, affidando il timone della produzione, dopo aver cambiato ben 4 registi, al navigato regista di produzioni animate per il piccolo schermo Genndy Tartakovsky, qui alla sua prima esperienza con un blockbuster.
La storia, ambientata in Transylvania, inizia con la costruzione di un grande hotel, un luogo voluto da Dracula in persona perchè servisse da dimora in cui tutti i mostri del mondo potessero riposare, e anche un luogo in cui poter crescere in tutta sicurezza la figlia Mavis, lontano dagli umani che da sempre ripudiano chi non appartiene alla propria razza. Ma a sconvolgere questo angolo di pace un giorno arriverà un giovane umano, pronto a cambiare ogni regola fin qui conosciuta.
Una commedia con i clichè più classici che incontra una firma particolare, quella del regista di origini russe cresciuto (professionalmente) a disegni e animazione bidimensionale. La sua esperienza con serie umoristiche come "Le Superchicche" e "Il Laboratorio di Dekster" la ritroviamo anche in questa produzione, con stili e tempi adattati ai modelli in computer grafica. Dal design dei protagonisti ad alcune movenze che battono la velocità della luce si ha infatti la senzazione di assistere ad un titolo animato di qualche decennio fa, generi tanto cari a Tartakovsky.
La sceneggiatura corre a due velocità: lenta e dedita alla presentazione di tutti i principali personaggi nella prima parte e con più azione nella seconda. La storia è condita da gags pronte ad intrattenere il pubblico dei più piccoli e, in poche occasioni, anche i più grandi. Omaggi e riferimenti a letteratura classica e opere più moderne si trovano lungo tutto il film, che pensa principalmente a far ridere senza dimenticare un pizzico di serietà e buoni sentimenti che non guastano mai il prodotto finale.
Hotel Transylvania è in definitiva un buon titolo, realizzato con ottime animazioni e una buona caratterizzazione, cosa che ha spinto gli studios a mettere in cantiere un sequel. Un titolo adatto principalmente ai più piccoli, ma capace di strappare qualche sorriso anche ai più grandi. In Italia si pregia di avere dei doppiatori d'eccezione come Claudio Bisio e Cristiana Capotondi, cui unico neo del primo è una poca coerenza nel suo doppiaggio, a metà tra il lavoro di Adam Sandler, Dracula nell'originale, con un accento tipico dell'Europa dell'est, ma che qui spesso sfora in Sid de l'Era Glaciale.